Il bello di questo club è il cosiddetto “periodo di
preparazione”, si postano foto, ci si
consulta sulle scelte, sugli ingredienti, sulle variazioni, sulle quantità e
chiaramente anche sull’ esecuzione stessa della ricetta. Viviamo insieme le
ansie, gli sbagli, i successi. Ci si prende sul serio solo il necessario, ma
per il resto è una tranquilla autogestione, dove quattro risate sono sempre le
benvenute, anzi no, sono proprio auspicate. Siamo tutte/i fiere delle nostre preparazioni!
Questo mese, data la sfida sul sartù, era logico rifarsi alle ricette del tema del mese
della sfida 41, quella magnifica, sul riso, per cui tanto ho rimpianto di non
essere stata ancora parte della community.
Per l’occasione Mai ha estratto il “solito” banner, e ditemi
se non è perfettamente calzante.
Tra le svariate ricette proposte ne ho scelto una meno
elaborata della precedente, ma altrettanto gustosa, la cui preparazione
richiede davvero poco tempo: il risolatte. Nel particolare la versione
argentina, Arroz con leche.
Trovate qui il link all’articolo che Simonetta scrisse per
MTC sul “giro del mondo del risolatte” davvero molto interessante, in cui si
trovano le ricette di tutte le più conosciute versioni di questa preparazione.
Era dai tempi dell’università che non mangiavo più il
risolatte, all’epoca praticamente ci vivevo, consumandone delle quantità
imbarazzanti insieme a caffè, cappuccini e brioche. Un tempo molto felice, in
cui fagocitavo una quantità incommensurabile di zuccheri senza prendere neppure
un etto.
Lo adoravo letteralmente, e pensare che era pure
confezionato. Lo acquistavo in un negozietto dove c’erano sempre delle piccole
chicche come questa, di cui ricordo la confezione gialla e bianca e la scritta in greco, rizogalo, in rosso. E la signora,
che quando mi vedeva arrivare, estraeva un sacchettino già pronto con su il mio
nome. Come mi piaceva.
Il risolatte o riso al latte è uno dei dolci più diffusi
al mondo ed è considerato confort food per eccellenza.
In Sud America, è uno dei primi dolci che si danno ai bambini
e fa le veci del nostro budino.
Preparandolo a casa, ho ritrovato le sensazioni di una volta,
il profumo intenso del limone e delle spezie, il sapore avvolgente del riso
cotto nel latte, che ti rimette in pace con il mondo. E siccome per me la mela
ha la stessa capacità di infondere calma e serenità, ho pensato di unirla alla
preparazione, ed è venuta fuori una bomba di gusto contenuta in un caldo
abbraccio. Inoltre l’acidità della mela smorza e compensa il sapore dolce della
preparazione.
La prossima volta, vorrei provare a cuocere il riso con
pochissimo zucchero e utilizzare invece il brown sugar per caramellare le mele.
Il gusto dovrebbe notevolmente intensificarsi e a guadagnarci sarà il mio lato goloso, che è rimasto sempre
lo stesso dell’università, al contrario del peso mannaggia.
800ml latte intero
200g riso (Carolina, equivalente del nostro Roma)
150g zucchero
1 stecca di cannella
la buccia di un limone (non trattato)
1 bacca di vaniglia (o 1 cucchiaino di estratto)
200g mela tagliata a tocchetti (circa 2 mele piccole)
30g burro
2 cucchiai di miele
cannella in polvere
Lasciate il riso ad ammorbidirsi nel latte per almeno due ore,
in questo modo rilascerà l’amido rendendo il risolatte leggero e cremoso.
Tagliate la buccia del limone incidendo, e cercando di eliminare,
il più possibile, la parte bianca amara. Aggiungete la buccia, la stecca di
cannella e semi e bacca di vaniglia al latte e riso e fate cuocere a fuoco lento
per circa 40-50 minuti.
A circa dieci minuti dal termine della cottura del riso
(assaggiate, fondamentale), sbucciate e tagliate a tocchetti (piccoli) le mele,
sciogliete il burro in una padella e fatele rosolare per circa una decina di
minuti. Ora versate il miele e fatele caramellare, ancora un paio di minuti.
Quando il riso sarà cotto (e ancora cremoso), eliminate
limone, cannella e vaniglia e aggiungete le mele. Fate andare a fuco lento per circa
cinque minuti in modo che il riso si insaporisca. Togliete dal fuoco e lasciate
raffreddare a temperatura ambiente. Se resistete, riponetelo in frigo per un
paio di ore.
Spolverate con cannella prima di servire .
Ecco cosa mi mancava!!la mela!!la cannella e la mela sono legate da sempre!la prossima volta!!😊
RispondiEliminaBrava!
Buonissimo con la mela! Da provare!
RispondiEliminaGolosa preparazione complimenti
RispondiEliminae qui purtroppo esco fuori dal coro perché non amo il risplatte e neanche tanto la cannella nei dolci ma le tue foto sono comunque molto invitanti. è questa la bravura. ciao ila e stammi bene
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina...e tu dimmi se in tutti questi anni non potevo pensarci prima e fare come te!
RispondiEliminaRiso morbido, docce e mela croccante! Se ce una cosa per la quale vado matta sono i contrasti, quelli fatti con senso critico e logica... a punto!
grandissima interpretazione!
Solo una come te che ama così tanto il risolatte poteva personalizzare così bene questa ricetta!
RispondiEliminabellissimo e deve essere ottimo veramente
RispondiEliminaInsomma, questo riso al latte lo conoscevate tutti tranne me! Però me ne sono innamorata e lo preparerò spesso, lo so! Mi piace la tua versione con cannella, vaniglia e limone: profumi di dolci di casa.
RispondiEliminaNon amo il risolatte ma la tua versione con le mele e la cannella mi ha fatto venir voglia di provarlo!! Bellissime foto
RispondiEliminaAnch'io la prossima volta conto di cuocere il riso con meno zucchero. L'idea della mela caramellata è un godevole complemento. :-)
RispondiEliminaComfort food al quadrato, risolatte e mele caramellate, anche per me!
RispondiEliminaComfort food al quadrato, risolatte e mele caramellate, anche per me!
RispondiEliminaconfesso senza remore che il risolatte non mi piace. Sarà che mia madre me lo proponeva sia dolce che salato, ogni due per tre, sta di fatto che proprio non mi va. La mela qui però ha un valore aggiunto, credo che potrei tentare di provarlo...potrei. Un bacio Sua Sofficità!
RispondiEliminaMi piace, mi piace... E non é una sorpresa, lo sai! L'idea della mela mi sa che te la ruberó! Anch'io ho consumato chili di risolatte confezionato da ragazzina... Sai che mi ha detto mia madre? "Bella la ricetta del risolatte, mi hai fatto venir voglia e sono andata a comprarlo!"... Quando si dice avere la passione per la cucina, io decisamente non ho preso da lei ahah! Un bacione
RispondiEliminai ricordi universitari mi fanno sempre sorridere, io andavo di cannoli siciliani, acquistati in una panetteria milanese , con i proprietari catanesi.... che bontà!
RispondiEliminabellissimo il tuo risolatte e quella frutta fresca ci sta proprio bene!!!