La pasta con le vongole è un piatto di origine partenopea. Per il suo
incredibile sapore è stato recentemente inserito nella classifica dei dieci
piatti più amati dagli italiani.
L’ho scelto per il tema del mese di MTC, perché è in assoluto il mio piatto di pasta preferito,
persino prima del pesto (verrò probabilmente bandita dalla mia regione!) e
proprio per questo la delusione è sempre in agguato. Ogni volta che vado al
ristorante e lo vedo in menù sono sempre tentata di ordinarlo ma spesso quello
che poi mi viene servito è assai inferiore alle mie aspettative. E così,
complice un’amica che ne fa una versione da urlo, ho imparato a preparalo a
casa con risultati sorprendentemente superiori a tanti piatti serviti al
ristorante.
Sembra un piatto semplice, un po’ come la pasta al pomodoro della nostra
sfida MTC, ma in realtà nasconde varie insidie. Inoltre è continuo argomento di
discussione sulle diverse interpretazioni
della ricetta. E voi vi chiederete come sia possibile se la ricetta in
se è basata su due semplici ingredienti: pasta e vongole?!?
1) Ebbene
la prima causa di disputa è il pomodoro. Ci va o non ci va?
I puristi affermano che la pasta con le vongole debba essere assolutamente
bianca, mentre i riformisti la acclamano con la salsa di pomodoro, i moderati la gustano con il pomodorino
schiacciato.
2) Seconda
tematica: che tipo di vongole si devono utilizzare?
Per tradizione partenopea si devono utilizzare le vongole veraci, ma ci
sono chef stellati che invece utilizzano i lupini, più piccoli e secondo loro
con il frutto più morbido e saporito.
Riporto uno stralcio di un’intervista
al titolare del ristorante Poggio del Cardinale di San Giorgio a
Cremano, ristorante rinomato per i suoi piatti di pesce:
…“Qui occorre essere categorici: per un buon piatto di spaghetti a
vongole occorrono vongole veraci. Per "veraci", qui intendo vongole
del Mar Tirreno, e non di allevamento; tanti prodotti ittici del Mar Adriatico
sono eccezionali, ma per la preparazione di questo piatto credo che quelle del
Mar Tirreno siano da preferire.
Come scegliere delle buone vongole, di buona qualità? In primo luogo devono stare in tinozze di acqua di mare, con i loro sifoni (le famose "cornicelle") che bevono acqua. Se la vongola non è dotata di sifoni o sono piccolissimi, gialli, la qualità non è buona! Ripeto quindi che le vongole devono avere le "cornicelle esterne" e non devono essere ridotte a due "moncherini" gialli”…
Come scegliere delle buone vongole, di buona qualità? In primo luogo devono stare in tinozze di acqua di mare, con i loro sifoni (le famose "cornicelle") che bevono acqua. Se la vongola non è dotata di sifoni o sono piccolissimi, gialli, la qualità non è buona! Ripeto quindi che le vongole devono avere le "cornicelle esterne" e non devono essere ridotte a due "moncherini" gialli”…
Nota: esiste una regola anche per
trasportare a casa le vongole che devono essere strette in una retina in modo
che non perdano l’acqua di mare che è contenuta all’interno del loro guscio. Va
bene anche chiuderle in una bustina di cellofan (ho controllato si scrive
proprio così) con un po' di acqua di mare.
L'importante è che siano talmente compattate tra loro da evitare che perdano la loro acqua nel trasporto; l'acqua di cui stiamo parlando avrà un ruolo rilevante nella preparazione successiva.
L'importante è che siano talmente compattate tra loro da evitare che perdano la loro acqua nel trasporto; l'acqua di cui stiamo parlando avrà un ruolo rilevante nella preparazione successiva.
3) Quanto
vanno lasciate in ammollo?
C’è chi afferma basti un’ora
altrimenti perdono il loro sapore di mare, c’è chi sostiene una notte intera,
chi le lascia ammollo un po’ e poi le fa
saltare filtrando il liquido e chi le mette così in padella (sostenendo che
comunque le vongole prima di essere messe sul banco della pescheria subiscono
vari procedimenti di depurazione) e si mangia pure la sabbia.
Nota: esiste addirittura una scuola
di pensiero, di cui fanno parte molti chef affermati, che per verificare la
bontà delle vongole e per fargli perdere tutta la sabbia, queste vadano fatte
cadere da circa 10-15 cm nel lavello. Se si aprono i gusci, sono da buttare,
diversamente significa che sono di ottima qualità e pulite. Alcuni addirittura
si basano sul RUMORE delle vongole per capire se contengano sabbia o meno.
4) Che
pasta di deve utilizzare?
Per tradizione la pasta da utilizzare
sono i vermicelli, una pasta più grossa, il doppio degli spaghetti, e non solo
per tradizione ma anche per gusto. Tuttavia sono diffusissime le versioni con
gli spaghetti e con le linguine (nel genovese per esempio). Ciò che importa è
che la pasta, essendo uno dei due ingredienti di base, sia di ottima qualità.
5) La
cottura della pasta
Con l’avvento della “pasta risottata”
è cambiato anche l’approccio alla preparazione di questo piatto. Tuttavia
alcuni chef fanno cuocere la pasta 4 minuti in pentola, poi la lasciano
riposare per altri 4 minuti (cottura passiva) ed infine saltare in padella. In
generale la pasta andrebbe scolata 2 minuti prima del tempo di cottura indicato
sulla confezione e poi fatta saltare in padella con il sauté di vongole.
6) Che
tipo di padella utilizzare?
Perfette quelle in alluminio, vanno
bene anche quelle antiaderenti purché senza graffiature (ma questo vale per
tutte le preparazioni in quanto nocive per la salute) ma non devono essere
di acciaio.
Note:
nel documentarmi su questo piatto ho
trovato tutta una serie di altri piccoli accorgimenti che non ho ancora messo
in pratica e non so se lo farò mai, dal lasciare riposare le vongole al buio e
coperte perché pensino di essere ancora in mare e quindi non subiscano shock
all’aggiungere della farina alle vongole o alla pasta per rendere il sughetto
più denso. Etc etc.
Occorre aggiungere che alla ricetta
di base possono essere aggiunte delle verdure, in particolare zucchine o
asparagi rendendo il piatto assai gustoso. Anche se a mio parere, il modo
migliore per gustare un piatto di pasta alle vongole è la vista del mare e un
buon bicchiere di vino bianco freddo.
Pensavate quindi come me che fosse
mediamente semplice preparare la pasta con le vongole?
E invece pare non lo sia così tanto.
In ogni caso io vi propongo la ricetta tradizionale partenopea come veniva
fatta ai tempi dei tempi. E così sia.
Ingredienti per 2-3 persone (a casa mia è la dose da
due!)
1000g di vongole veraci
300g di spaghetti
2 spicchi d'aglio
olio extravergine
prezzemolo
peperoncino
sale e pepe
vino bianco (in onore dell’origine del piatto una Falanghina dei campi flegrei, con cui ho fatto aperitivo, cottura e cena)
300g di spaghetti
2 spicchi d'aglio
olio extravergine
prezzemolo
peperoncino
sale e pepe
vino bianco (in onore dell’origine del piatto una Falanghina dei campi flegrei, con cui ho fatto aperitivo, cottura e cena)
Preparazione vongole
Ho comprato le vongole in
pescheria, e quindi ho avuto la possibilità di scegliere quelle veraci, che a
mio parere sono mooolto più saporite dei lupini. Le ho trasportate a casa
dentro il retino e poi messe in ammollo in una bacinella di vetro (si dice che
plastica e porcellana non siano adatti) con una manciata di sale grosso per
circa 2hs, scuotendole ogni tanto. Poi le ho risciacquate varie volte sotto
l’acqua corrente.
Preparazione
Portate ad ebollizione
l’acqua per cuocere la pasta (3lt per 300gr vermicelli). Mettete le vongole in
una padella, coprite con un coperchio e fatele aprire a fuoco vivace scuotendo
spesso.
Spegnete il fuoco non
appena le vongole si saranno aperte: non protraete la cottura poiché si rischierebbe
di comprometterne il sapore. Con una schiumarola toglietele dalla padella
versatele in una ciotola scartando quelle che sono rimaste chiuse, sgusciatene
un po' più della metà lasciando le restanti con il guscio per la decorazione
finale. (cercate se possibile di mantenerle al caldo, magari coprendo la
ciotola)
Filtrate il liquido in un
colino coperto con un tovagliolo, possibilmente di lino (perché la trama è più
fitta) e tenetelo da parte. In una padella capiente riscaldate abbondante olio e
soffriggete l'aglio fino ad imbiondirlo
dopodiché toglietelo. Se desiderate un sapore più intenso è questo il momento
di aggiungere il peperoncino (senza esagerare o comprometterete il sapore
finale). Aggiungete ora il liquido delle vongole filtrato e fate addensare un pochino
e in ultimo le vongole. Ora a fiamma
viva il vino bianco facendolo sfumare. Scolate i vermicelli circa 2 minuti prima del
tempo di cottura indicato sulla confezione e saltateli in padella fino a
cottura ultimata. Tritate del prezzemolo e aggiungetelo alla pasta. Servite
subito.
Wow! Splendida la tua ricetta, complimenti!!!! Ne vorrei un bel piatto per pranzo...
RispondiEliminaColgo l’occasione per invitarti al mio nuovo contest: “Creazioni in Kucina”, dove potrai partecipare con ricette etniche, vegetariane o profumatissimi lievitati! Ti lascio il link così dai un’occhiata:
http://www.kucinadikiara.it/2015/06/crezioni-in-kucina.html
Un abbraccio,
Chiara