Dovete sapere che un ramo della famiglia di mia mamma vive in Svezia da almeno una cinquantina di anni e che nonostante svariati tentativi purtroppo non sono mai riuscita ad andare a visitarli. Li incontro però con molto piacere durante le loro vacanze in Italia.
Ed è stato proprio durante una di queste visite, in una
plumbea giornata bergamasca (ora non sto ora a farvi l’albero “geografico” di
come siano distribuiti i miei parenti) che ho appreso dalla moglie di mio
cugino le prime nozioni di cucina svedese. La cosa mi ha esaltato non poco e ai
poveretti, che sono venuti ospiti nei successivi mesi, ho proposto e riproposto
quelle due o tre ricette che avevo così diligentemente imparato.
Qualche anno più tardi, lo stesso cugino ha portato la nuova moglie, questa volta finlandese, la quale ci ha preparato il gulasch, ma non quello ungherese, ma il gulasch alla maniera dei finnici. Una folgorazione.
Un sapore squisito, piccante si, ma non così tanto come quello, chiamiamolo classico, con un sentore dolce e affumicato.
Ma l’ingrediente segreto di questo gulasch è il tipo di carne utilizzata, ovvero la carne di alce!
E lo so che ho sempre dichiarato di non essere una grande amante della cacciagione, che per me ha un sapore troppo forte e che mi blocca anche eticamente. Tuttavia, contrariamente a quanto si possa immaginare, l’alce non ha affatto un sapore forte, ma semmai delicato reso forse tale dalle spezie utilizzate e dal sedano rapa.
Purtroppo mio cugino non mi ha dato modo di approfondire l’esperienza con la cucina nordica poiché arrivato alla quarta moglie, ha scelto una thailandese, quindi alle prossime vacanze mi preparerò ad attingere a piene mani dalla cucina orientale prima che sia, di nuovo, troppo tardi!
E ora alcune annotazioni, che arrivano direttamente da Helinä via mail, sulla ricetta e i suoi ingredienti.
Come scritto sotto se non trovate la carne di alce potete tranquillamente sostituirla con una cacciagione che si presti a lenta cottura (come il cinghiale per esempio) o addirittura con il solito manzo. Ma, se avete l’opportunità, assaggiate l’originale perché è strepitosa.
Tra gli ingredienti fondamentali e che non si possono omettere, ne sostituire, ci sono la paprika affumicata, ingrediente su cui Helinä ha insistito molto. Il suo odore e sapore sono straordinari di per se, ma nella salsa l’aroma dolce e affumicato al tempo, conferisce una spinta in più senza eccedere in piccantezza. Lo zucchero muscovado, o brown sugar, ha una consistenza assai diversa dallo zucchero di canna, è sabbioso, umido e con una forte connotazione di melassa. Se non lo trovate potete tranquillamente farlo a casa seguendo questa ricetta. Infine le bacche di ginepro, sono l’ingrediente principale insieme alla carne e al sedano rapa, senza non si otterrebbe la giusta acidità e aromaticità della carne.
Suggerisco di tritare assai finemente il resto delle erbe e spezie e di scartare, per quanto possibile le bacche di ginepro prima di servire, rendendo in questo modo un servizio ai vostri ospiti.
Qualche anno più tardi, lo stesso cugino ha portato la nuova moglie, questa volta finlandese, la quale ci ha preparato il gulasch, ma non quello ungherese, ma il gulasch alla maniera dei finnici. Una folgorazione.
Un sapore squisito, piccante si, ma non così tanto come quello, chiamiamolo classico, con un sentore dolce e affumicato.
Ma l’ingrediente segreto di questo gulasch è il tipo di carne utilizzata, ovvero la carne di alce!
E lo so che ho sempre dichiarato di non essere una grande amante della cacciagione, che per me ha un sapore troppo forte e che mi blocca anche eticamente. Tuttavia, contrariamente a quanto si possa immaginare, l’alce non ha affatto un sapore forte, ma semmai delicato reso forse tale dalle spezie utilizzate e dal sedano rapa.
Purtroppo mio cugino non mi ha dato modo di approfondire l’esperienza con la cucina nordica poiché arrivato alla quarta moglie, ha scelto una thailandese, quindi alle prossime vacanze mi preparerò ad attingere a piene mani dalla cucina orientale prima che sia, di nuovo, troppo tardi!
E ora alcune annotazioni, che arrivano direttamente da Helinä via mail, sulla ricetta e i suoi ingredienti.
Come scritto sotto se non trovate la carne di alce potete tranquillamente sostituirla con una cacciagione che si presti a lenta cottura (come il cinghiale per esempio) o addirittura con il solito manzo. Ma, se avete l’opportunità, assaggiate l’originale perché è strepitosa.
Tra gli ingredienti fondamentali e che non si possono omettere, ne sostituire, ci sono la paprika affumicata, ingrediente su cui Helinä ha insistito molto. Il suo odore e sapore sono straordinari di per se, ma nella salsa l’aroma dolce e affumicato al tempo, conferisce una spinta in più senza eccedere in piccantezza. Lo zucchero muscovado, o brown sugar, ha una consistenza assai diversa dallo zucchero di canna, è sabbioso, umido e con una forte connotazione di melassa. Se non lo trovate potete tranquillamente farlo a casa seguendo questa ricetta. Infine le bacche di ginepro, sono l’ingrediente principale insieme alla carne e al sedano rapa, senza non si otterrebbe la giusta acidità e aromaticità della carne.
Suggerisco di tritare assai finemente il resto delle erbe e spezie e di scartare, per quanto possibile le bacche di ginepro prima di servire, rendendo in questo modo un servizio ai vostri ospiti.
Spero che Vittoria, vincitrice della precedente sfida MTC,
non me ne voglia se non mi sono attenuta
alla nostra tradizione e fatto un
salto un po’ più in su, nella fredda e innevata penisola scandinava.
Ingredienti
4 cucchiai olio oliva2-3 cucchiaini di paprika affumicata
3 spicchi aglio tritati
800g di carne di alce tagliata a quadrotti (in sostituzione cacciagione adatta ad essere stufata o manzo)
30g zucchero muscovado
1 cucchiaio di peperoncino in fiocchi
3 foglie di alloro
4 rametti di rosmarino (le foglie tritate finemente)
2 cucchiai di timo essiccato (se fresco le foglie tritate finemente)
2 peperoni rossi tagliati a strisce
1 cipolla grande tagliata a rondelle
600g (circa) di sedano rapa tagliato a bastoncino
700g di passata di pomodoro (io ho usato quella fatta in casa)
1lt di brodo di manzo
1 cucchiaino di pepe nero in grani
1 cucchiaio (pieno) di bacche di ginepro
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di cannella in polvere
4 patate pelate e tagliate a cubetti
Creme fraîche e prezzemolo per guarnire
Preparazione
In una grande pentola di ghisa o comunque con fondo spesso
far scaldare l’olio di oliva a fuoco medio.
Aggiungere la paprika, aglio, e la carne e far rosolare
mescolando regolarmente. Abbassare la fiamma e aggiungere lo zucchero e il
peperoncino. Cuocere per circa 5 minuti. Aggiungere le foglie di alloro e metà
del rosmarino e timo. Cuocere ancora per un paio di minuti. Aggiungere le
verdure e cuocere per altri 2-3 minuti. Versare la passata di pomodoro, il
brodo e ciò che rimane delle spezie.
Portare a bollore e ridurre la fiamma. Coprire con il
coperchio e cuocere a fuoco lento per circa 1 ora o 1 ora e mezza mescolando
occasionalmente. Aggiungere altro brodo o acqua se lo ritenete necessario.
Passato il tempo di cottura aggiungere le patate e cuocere
per altri 10-15 minuti o comunque finché non sono morbide.
Servire con creme fraîche e foglie di prezzemolo.
Nota:
la zuppa si mantiene per giorni e diventa sempre più buona. Suggerisco infatti di prepararla uno o due giorni prima di servirla. In caso fosse troppo densa potrete allungarla con un po’ di brodo caldo prima di riscaldarla.
la zuppa si mantiene per giorni e diventa sempre più buona. Suggerisco infatti di prepararla uno o due giorni prima di servirla. In caso fosse troppo densa potrete allungarla con un po’ di brodo caldo prima di riscaldarla.
Con questa ricetta partecipo all’MTC n. 53
Ora ci riprovo...visto che poco fa mi ha mangiato il commento!!!
RispondiEliminaMa sai che mi piace un sacco...posso solo immaginare il gusto e quello che immagino mi garba un sacco!!! E poi ragazza mia...ma sai che stai diventando davvero brava con le foto?!!??
Un abbraccio grande da tutti noi
moni
P.S.
Ahahhahah!!!
Tuo cugino è inarrestabile...vuol provare tutte le etnie??
Eh sei troppo buona cara amica...ne ho da migliorare soprattutto con le foto!
EliminaCiao Ilaria! Bellissima questa storia raccontata. Ho ricordi bellissimi legati ai viaggi in Svezia dove andavo a trovare i miei amici scandinavi. Mi hai fatto tornare la voglia di tirare fuori vecchie ricette. La tua mi sembra eccellente. Un bacio, Giovanna
RispondiEliminaPurtroppo non sono riuscita ad approfondire ma sono sempre stata molto interessata alla cucina nordica. Bello avere amici a cui attingere :-)
EliminaHo capito bene, carne di alce???
RispondiEliminaMai sentito nè provato prima.
Strepitoso tuo cugino con il suo girotondo e giromondo di mogli, davvero una fonte d'ispirazione inesauribile!!!
Tostissima questa ricetta!!
Ebbene si proprio alce! Ed è squisita.
EliminaPurtroppo lo vedo poco e quindi non riesco ad afferrare una ricetta in tempo che ha già cambiato nazionalità ;-)
Appena gusta la goto mi sono riproposta di venire a leggere questa fantastica ricetta e ho fatto bene! Ho il congelatore pieno di cervo, cinghiale, capriolo e daino. A fine settimana si fa col cervo. Pari pari.
RispondiEliminaGran pezzo Ilaria!
mi collego qui, perchè non riesco a lasciare un commento normale. qui ci si aprono infiniti mondi, sugli alberi genealogici della Talimani (praticamente, una vegetazione che copre tutto il globo, dalla tundra alla giungla) e su quello che ha nel congelatore: la carne di alce dove l'hai trovata??? sul resto, io la voglio fare qui. E' una figata pazzesca, una ricetta da 10 e lode, ho un entusiasmo alle stelle come non mi succedeva dall'ultimo derby vinto (quasi). Spettacolare, guarda :-)
EliminaBene Sabrina allora scongela il cervo o il cinghiale, meno il capriolo e poi raccontami com'è andata :-)
Elimina@Alessandra e sono solo all'inizio...posso estrarre tutta una varietà di parenti dai luoghi più disparati :-)
EliminaGrazie per le sempre belle parole che mi fanno sentire apprezzata! E non parliamo di derby...che è meglio ;-)
Che dire???!!! Io posso solo amarla!!!!!!!
RispondiEliminaIncanto!!!
Grazie Cristina
EliminaChe dire???!!! Io posso solo amarla!!!!!!!
RispondiEliminaIncanto!!!
Tu sei fuori dalla grazia di Dio.. e lo dico in senso buono :D
RispondiEliminaGiulia, meno male che lo dici in senso buono ;-)!!!
EliminaBel piatto!
RispondiEliminaGrazie :-)
EliminaCerto che non te ne voglio, ma pensa un po'!!!!
RispondiEliminaHai scelto una ricetta strepitosa, in perfetta linea con la gara e che inoltre ci apre una finestra sulla cucina finnica che non conosco per niente.
Io ho la paprika affumicata spagnola, il pimenton, dici che va bene? Quel sughetto rosso fuoco e il contrasto con la creme fraiche sono da sballo
Scelta perfetta, partecipazione alla grande
Allora il pimenton è perfetto perché ha subito l'affumicatura e non è piccante. Lo sapevi che lo utilizzano per insaporire il chorizo? Io l'ho scoperto oggi cercandolo.
EliminaNon so se faccia proprio parte della cucina finnica, lei lo prepara così, e siccome ho avuto la fortuna di assaggiarlo mi è sembrata una buona idea quella di replicare la ricetta :-)